Pinocchio: Il Segreto Meglio Custodito della Letteratura Italiana

I segreti nascosti di Pinocchio
Pinocchio: molto più di un burattino di legno
Matteo 4 min

— C’era una volta… — Un microservizio! — diranno subito i miei piccoli developers. — No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di Legno.

Pinocchio: Il Bug Che Nessuno Ha Mai Notato

Ehi, lo so cosa state pensando. “Ma questo è impazzito? Un post su Pinocchio in un blog tech?”

Vi capisco. Ma sapete quando trovate un bug talmente ben nascosto che vi chiede come abbia fatto a passare inosservato per anni? Ecco, oggi vi voglio parlare di qualcosa di simile: il più grande easter egg della letteratura italiana, nascosto in piena vista da più di un secolo.

Il Developer Più Strano della Storia

Immaginate un tipo che vive a Firenze nell'800. Non viaggia (in un’epoca in cui tutti i suoi colleghi fanno il tour d’Europa), non ha storie d’amore note (anche se il fratello, dopo la sua morte, brucia misteriosamente delle lettere “compromettenti”), vive in una casa che non è nemmeno sua. La sua routine? Scrive articoli, fa il redattore di giornali per bambini, gioca a carte all’osteria e fa passeggiate con il suo cagnolino.

Suona come uno di quei programmatori che conoscete, quelli che vivono una vita apparentemente normale ma poi scoprite che hanno scritto il codice che fa girare metà internet, vero?

Il Deploy Più Strano di Sempre

Qui viene il bello. Il nostro amico Collodi (che poi si chiamava Carlo Lorenzini, Collodi era tipo il suo username) scrive questo libro. E fa una cosa stranissima: rifiuta di firmare il contratto per i diritti d’autore. Nel 1800. Quando persino Tolstoj faceva i salti mortali per proteggere i suoi diritti.

È come se qualcuno oggi rilasciasse un pezzo di codice rivoluzionario e poi si rifiutasse di metterci la licenza. E non solo: quando muore, la prima edizione (7.000 copie, mica bruscolini per l’epoca) non è nemmeno esaurita. Nei necrologi lo ricordano principalmente per altre opere minori. È come se oggi ricordassero Linus Torvalds per qualche programmino scritto prima di Linux.

Il Codice Segreto

Ma ora viene la parte davvero interessante. Sapete quando aprite un pezzo di codice che sembra fare una cosa semplice, e poi scoprite che sotto il cofano sta facendo qualcosa di incredibilmente sofisticato? Ecco, Pinocchio è esattamente così.

Prendiamo l’episodio del ciuchino in mare. Sembra una scena d’avventura per bambini, giusto? Beh, è identica a un antico rito iniziatico egizio. Il dettaglio pazzesco? Questi riti sono stati scoperti e tradotti decenni dopo la morte di Collodi. È come trovare riferimenti a React in un codice scritto negli anni ‘80!

O la Fata dai capelli turchini. L’unico personaggio femminile del libro, che appare quando il protagonista si perde. Se conoscete la tradizione mistica ebraica, è identica alla Shekinah, una figura spirituale che guida i perduti. Di nuovo, come faceva Collodi a conoscere questi dettagli? È come se avesse avuto accesso a una knowledge base che non dovrebbe esistere.

Il Pattern Nascosto

La cosa più affascinante? Tutto il libro è strutturato come un gigantesco pattern iniziatico. Pensateci:

  • Un pezzo di legno che prende vita
  • Figlio di un falegname di nome Giuseppe
  • Un percorso di trasformazione attraverso prove ed errori
  • Un “debug” continuo dei propri errori
  • Una guida spirituale che appare nei momenti critici

È come trovare un design pattern perfettamente implementato in un codice che tutti pensavano fosse scritto da un principiante.

La Massoneria e il Source Control

Come faceva Collodi a sapere tutte queste cose? Qui entra in gioco la massoneria dell'800, che era un po’ come un primitivo sistema di source control per conoscenze esoteriche. Garibaldi stesso era un “gran maestro” della massoneria. È probabile che Collodi avesse accesso a questa “repository” di conoscenza antica, ma ha scelto di condividerla in un modo completamente nuovo: nascondendola in una storia per bambini.

La Protection Perfetta

E sapete qual è la protezione migliore per un codice importante? Non cifrarlo, ma nasconderlo in piena vista. Collodi ha fatto esattamente questo:

  • Ha scritto una storia apparentemente semplice
  • L’ha riempita di riferimenti che solo gli “iniziati” potevano capire
  • Ha usato un formato che nessuno avrebbe sospettato di contenere messaggi profondi
  • Ha creato diversi livelli di lettura, ognuno accessibile solo a chi ha le “chiavi” giuste

È come quel codice legacy che tutti usano ma di cui nessuno capisce veramente le potenzialità, finché qualcuno non ci guarda dentro con gli occhi giusti.

In Conclusione

La prossima volta che qualcuno vi dice che Pinocchio è “solo una favola per bambini”, fate un sorrisetto. Voi ora sapete che è molto di più: è uno dei più sofisticati pezzi di “codice” mai scritti, che continua a girare perfettamente dopo più di 140 anni dalla sua prima release.

E la cosa più bella? Come ogni grande pezzo di software open source, è lì, disponibile a tutti, aspettando solo gli occhi giusti per rivelare i suoi segreti.

P.S. Se qualcuno vi chiede come faceva Collodi a sapere certe cose… beh, è come chiedere come faceva Satoshi Nakamoto a inventare Bitcoin. A volte i più grandi misteri sono quelli nascosti in piena vista.

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