Oasis: Il Primo Videogioco Completamente Generato dall'IA (E Sì, È Decisamente Strano)

Oasis: videogioco generato dall'IA
Povera pecorella smarrita
Matteo 5 min

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni aspetto della nostra vita digitale, ma nessuno si aspettava che avrebbe iniziato a creare videogiochi… sognandoli. Letteralmente. Mentre il dibattito su ChatGPT e i suoi fratelli continua ad infiammare il web, una piccola startup israeliana ha fatto qualcosa di straordinario: ha creato il primo videogioco completamente generato dall’IA, frame per frame. Si chiama Oasis, ed è esattamente tanto assurdo quanto sembra.

E se la pecora Dolly è passata alla storia come il primo mammifero clonato, Oasis potrebbe essere ricordato come il primo “clone videoludico” generato dall’IA. Ma mentre Dolly era una copia geneticamente identica della sua “madre”, Oasis è più come un clone di Minecraft visto attraverso uno specchio deformante: riconosci i tratti familiari, ma c’è qualcosa di deliziosamente distorto in ogni singolo pixel.

Quando Minecraft Incontra l’LSD

Immaginate Minecraft. Ora immaginate Minecraft dopo aver mangiato un fungo magico particolarmente potente. Ecco, siete vicini a capire cos’è Oasis. Questo “clone” di Minecraft, sviluppato dalla startup israeliana Decart in collaborazione con Etched, non è il solito tentativo di copiare il popolare gioco di Mojang. È piuttosto come se un’IA avesse guardato milioni di ore di gameplay di Minecraft ed una maratona di film di Salvador Dalí, e poi avesse deciso di ricreare il gioco… a modo suo.

Come Funziona (O Almeno, Come Dovrebbe Funzionare)

A differenza di un normale videogioco, dove ogni frame viene renderizzato da un motore grafico seguendo regole precise, in Oasis ogni singolo fotogramma viene “sognato” da un modello di IA simile a quello che sta dietro a ChatGPT. È come se invece di avere un regista sul set, aveste un artista che dipinge ogni singolo frame del film basandosi su quello che pensa dovrebbe succedere dopo.

Le Stranezze di un Mondo Instabile

E qui viene il bello (o il folle, dipende dai punti di vista). Poiché ogni frame è generato basandosi sul precedente, il mondo di gioco non è mai veramente stabile. È un po’ come vivere in un sogno lucido:

  • Le pecore potrebbero avere sei zampe (hey, chi siamo noi per giudicare l’evoluzione secondo l’IA?)
  • Le scale potrebbero portare nel nulla (molto artistico, decisamente poco pratico)
  • Se fissi troppo a lungo una texture, potresti voltarti e scoprire che il mondo dietro di te è completamente diverso (un po’ come quando torni nella tua città natale dopo 10 anni)

La Parte Davvero Folle? Funziona!

Nonostante (o forse grazie a) tutte queste stranezze, Oasis è diventato virale. I giocatori hanno iniziato a esplorare modi per “ingannare” l’IA e farle generare ambienti sempre più strani. Alcuni sono persino riusciti a “teletrasportarsi” in paesaggi lunari che ricordano “The End” di Minecraft.

E sì, puoi anche caricare le tue immagini e vedere come l’IA le trasforma nel suo mondo cubettoso. Qualcuno ha caricato la foto del proprio gatto sperando di vederlo trasformato in un personaggio del gioco… e si è ritrovato con un paesaggio a forma di gatto. Non esattamente quello che sperava, ma hey, l’arte è soggettiva, no?

Ma È il Futuro dei Videogiochi?

Secondo Julian Togelius, professore di informatica alla NYU, questa tecnologia è “una risposta in cerca di una domanda”. È come avere una Ferrari che decide random dove vuole andare - impressionante tecnologicamente, ma forse non il modo migliore per arrivare a destinazione.

Frank Lantz, designer di giochi, suggerisce che Oasis si trova in una specie di “uncanny valley” che gli impedisce di essere veramente divertente da giocare. È come quei robot che assomigliano troppo agli umani: interessanti da guardare, ma leggermente inquietanti da frequentare.

L’Hardware Dietro il Sogno

Dietro questo esperimento apparentemente caotico c’è in realtà un’infrastruttura hardware notevole. Etched ha sviluppato chip personalizzati ottimizzati specificamente per gestire algoritmi transformer, gli stessi che alimentano modelli come GPT. È come avere un processore progettato specificamente per sognare - il che, se ci pensi, è decisamente cyberpunk.

Implicazioni per il Game Development

Mentre Oasis potrebbe sembrare più un esperimento artistico che un vero gioco, le sue implicazioni per il futuro dello sviluppo dei videogiochi sono intriganti:

  • Generazione di Contenuti in Tempo Reale: Immaginate un RPG dove ogni missione secondaria è veramente unica, generata al momento basandosi sulle vostre azioni precedenti
  • Mondi Veramente Dinamici: Ambienti che si evolvono organicamente in risposta alle azioni dei giocatori, non seguendo script predefiniti
  • NPC Adattivi: Personaggi non giocanti che sviluppano le proprie personalità basandosi sulle interazioni con il giocatore

Le Sfide da Superare

Naturalmente, ci sono ancora numerosi ostacoli da superare prima che questa tecnologia possa essere utilizzata in giochi mainstream:

  1. Controllo della Coerenza: Come mantenere un mondo di gioco stabile pur permettendo la generazione dinamica?
  2. Bilanciamento del Gameplay: Come assicurarsi che le meccaniche di gioco rimangano divertenti quando sono gestite dall’IA?
  3. Ottimizzazione delle Risorse: La generazione in tempo reale richiede una potenza di calcolo significativa

Impatto sulla Comunità di Modding

Un aspetto interessante e poco discusso è l’impatto che strumenti come Oasis potrebbero avere sulla comunità di modding. Immaginate di poter descrivere semplicemente a un’IA il tipo di mod che vorreste creare e vederla generata in tempo reale. Potrebbe democratizzare la creazione di contenuti in modo simile a come gli strumenti no-code hanno rivoluzionato lo sviluppo web.

La Questione dell’Addestramento

C’è anche un elefante nella stanza che va affrontato: i dati di addestramento. Oasis è stato addestrato su un dataset open source di Minecraft, ma questo solleva domande interessanti sul futuro:

  • Chi possiede i diritti di un gioco generato da un’IA addestrata su altri giochi?
  • Come gestiamo la proprietà intellettuale in questo nuovo territorio?
  • Quali sono le implicazioni etiche dell’utilizzo di gameplay registrati per addestrare IA?

Il Potenziale Educativo

Un aspetto sorprendentemente positivo di Oasis è il suo potenziale nel campo dell’educazione. La sua natura imprevedibile e la capacità di generare contenuti al volo potrebbero essere utilizzate per creare ambienti di apprendimento dinamici dove gli studenti possono sperimentare con concetti di programmazione, design e persino fisica in modi completamente nuovi.

Conclusione: Un Esperimento Affascinante

Oasis potrebbe non essere il futuro dei videogiochi, ma è sicuramente un’interessante finestra su cosa potrebbe succedere quando lasciamo che l’IA si diverta con il game design. È come dare una tavolozza di colori a un artista che sta ancora imparando cosa sia la prospettiva - il risultato potrebbe non essere tecnicamente perfetto, ma è sicuramente interessante da guardare.

E tu? Hai provato Oasis? Se non lo hai ancora fatto ecco il link.

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